Mi farà male?
È la più frequente e innocentissima domanda che ricevo dai pazienti, adulti e bambini. Sappiate che il dolore durante i trattamenti odontoiatrici è un evento molto raro, circoscritto spesso ai casi di urgenza dove l’anestesia potrebbe avere un effetto limitato. Nella quasi totatilità dei casi il paziente non avverte nulla e, con un pò di attenzione, è anche possibile non fare percepire l’ago per l’anestesia locale. Per questo è bene non andare dal dentista solo quando il male diviene insopportabile e soprattutto affidarsi ai consigli di chi tratta con il mal di denti tutti i giorni.
Come siete organizzati per proteggere i pazienti da COVID-19?
Innanzitutto sono vaccinato contro il SARS-COV-2 (sì credo fermamente nella vaccinazione). Più in generale la protezione dalle malattie infettive è sempre stata un obiettivo primario. Per questo da sempre in studio usiamo guanti, mascherine, disinfettanti ad alto valore, sterilizzazione degli strumenti e molto altro per la protezione di pazienti e operatori. Il COVID-19 è solo l’ultima delle tante malattie che dobbiamo tenere lontana. A questo scopo abbiamo dovuto aggiustare il tiro su piccole cose come il potere filtrante delle nostre mascherine, la presenza di nuove barriere e la diluizione dei pazienti durante la giornata. Per il resto lo studio era già super sicuro, abbiamo grande attenzione, non abbiamo paura.
Si paga la visita?
Sì perché visitare i pazienti è la parte più importante del mio lavoro. È un momento al quale dedico tempo, energie e molte delle mie competenze.
Se accetto di proseguire con le cure la visita me la fa gratis?
No, mi occupo di salute, non devo vendere nulla ai miei pazienti. Per inciso, fra tutte è l’unica domanda che trovo sgradevole.
Fate sconti?
Sì, ho una tabella molto semplice per la scontistica, legata alle modalità di pagamento.
È possibile pagare a rate le cure?
La mia è una attività ambulatoriale perciò non faccio personalmente credito, tuttavia considero i finanziamenti per le cure odontoiatriche una risorsa molto utile per il paziente. In tal senso fornisco volentieri informazioni circa le aziende più serie che operano nel mio settore e con le quali collaboro da anni nell’interesse dei miei pazienti.
Quanto costa un impianto? E una capsula?
Eseguo trattamenti finalizzati alla applicazione di protesi, che è cosa diversa da vendere protesi. Il costo è proporzionale al tempo impiegato ed alla complessità del caso. Perciò mi occorre visitare prima il paziente per rispondere.
Fate i preventivi?
Sì. Dopo la visita formulo un piano di trattamento che viene poi tradotto in un preventivo. Non faccio preventivi telefonici o tramite volantino.
Ha delle convenzioni?
Il mio studio ha una convenzione diretta con FASI, FASI-open e FASCHIM. In questi casi siamo noi ad occuparci della burocrazia che solitamente è a carico dell’assistito.
Devo fare solo un’otturazione, può farmela il giorno che vengo per la prima visita?
Ad eccezione dei trattamenti urgenti (dolore acuto, infezioni ecc) è molto difficile che il giorno della prima visita si riesca anche ad intervenire in modo risolutivo. Le ragioni sono molteplici ma il più delle volte è il tempo dedicato alle domande, alle spiegazioni, alla giusta comprensione del piano di trattamento e delle alternative terapeutiche che mi impedisce di iniziare immediatamente le cure.
Inoltre capita spesso che non sia di una otturazione che il paziente ha bisogno, nonostante ne fosse convinto.
Il suo lavoro è coperto da garanzia?
No. Garantisco però di eseguire il trattamento sempre al meglio delle mie capacità, con perizia, diligenza e precisione. Io per primo non vorrei mai dover intervenire nuovamente o rifare i miei lavori. La qualità delle cure ripaga non solo il paziente ma anche me!
Il trattamento è sicuro?
Sempre, perchè non metto mai a rischio la salute dei miei pazienti.
È meglio sostituire un dente con un impianto o con un ponte?
Non esiste un trattamento migliore, entrambe sono soluzioni di serie A. Il più delle volte esistono delle indicazioni che fanno decidere per una delle due metodiche.
La sua è una odontoiatria digitale?
Sí, da sempre uso il digitale tutte le volte che posso. Tuttavia amo l’odontoiatria tradizionale che ancora oggi conserva un ruolo importante, ha una tecnologia raffinatissima e non delude mai.
Mi consiglia un bravo dentista?
La domanda da sola sembra una barzelletta, lo so. Ma capita che mi venga chiesto per limiti geografici, di tempo, di competenze ecc. Ci sono tanti colleghi bravi in giro, io ne conosco un po’ e non ho particolari remore a consigliare studi presso i quali io stesso mi farei curare. I colleghi sono colleghi non sono concorrenti.
Ho sentito parlare di cure complete in un solo giorno, è possibile anche nel suo studio?
Sì ma solo in casi circoscritti e solo per determinate cure. La one-day dentistry è possibile grazie al grande sviluppo che le tecnologie hanno avuto in campo odontoiatrico, disponiamo di queste tecnologie ma non sono applicabili in tutte le circostanze.
Mi farà lei tutte le cure?
Il mio è un lavoro di team. Il responsabile di tutti i piani di trattamento sono io, ma ho solo due mani. Per questo mi avvalgo dell’aiuto di collaboratori, pochi, che mi aiutano ad ottenere più rapidamente e meglio il risultato finale.
Il trattamento avrà successo?
Il 100% in medicina non esiste, ahimè. Prima di qualunque terapia informo sempre i pazienti su quali siano i rischi di insuccesso.
Ho letto su internet che... è vero?
Quel che è vero è che su internet la malinformazione è tre volte la buona informazione. Spesso le informazioni sono distorte da comportamenti autoreferenziali, per motivi di marketing, o semplicemente per ignoranza. Tenetene conto quando non sapete a chi dare ragione.
Quanto durerà il lavoro che mi ha fatto?
Le protesi odontoiatriche sono tutte prototipi, ossia pezzi unici. Non abbiamo modo di eseguire test di carico, di fatica o di durata prima del loro utilizzo. Quello che sappiamo è che seguendo rigorosamente i protocolli il rischio di fallimento, sia a breve che lungo termine, è minimizzato. È ragionevole pensare che una buona protesi debba durare almeno dieci anni, ma la sua durata sarà influenzata soprattutto dai comportamenti del paziente.
Posso rubarle due minuti in ufficio?
Ascolto sempre volentieri i miei pazienti ma se i due minuti sono in realtà venti occorre prendere un appuntamento, anche telefonico. Se così non fosse accumulerei ritardo sul paziente successivo con il risultato che su tre persone coinvolte solo una sarebbe contenta.
Perchè ha scelto di fare l’odontoiatra?
Mio padre era un odontoiatra, ho amato mio padre ed ho amato il lavoro che faceva quando gliel’ho visto fare. Probabilmente ho scelto l’odontoiatria perchè somiglio molto a mio padre.